Di Massimo Svanoni, 23/10/23

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Lords of the Fallen (2023) è un action RPG soulslike sviluppato da Hexworks, che si propone come un vero e proprio reboot spirituale del gioco omonimo del 2014. Con questa nuova incarnazione, il team di sviluppo ha voluto alzare l’asticella, offrendo un’esperienza cupa, visivamente impressionante e fortemente ispirata alla filosofia dei giochi FromSoftware, ma con una sua identità distintiva. Il risultato è un titolo ambizioso, che alterna momenti di grande impatto a scelte di design che potrebbero non piacere a tutti.
Il fulcro dell’esperienza è il sistema di gioco duale, basato sulla coesistenza di due mondi: Axiom, il regno dei vivi, e Umbral, il regno dei morti. Il giocatore può passare da un piano all’altro grazie a una speciale lanterna magica, e questo meccanismo è al centro del design dell’intero gioco. Alcune strade sono accessibili solo da una dimensione, certi nemici esistono solo in Umbral, e perfino la morte non è definitiva: quando si viene uccisi in Axiom, si viene risvegliati in Umbral per un’ultima possibilità di sopravvivenza. Questo crea un sistema di esplorazione multi-strato e una tensione costante, dato che Umbral è più pericoloso ma anche ricco di segreti e ricompense.
Il combat system è solido e brutale: pesantezza dei colpi, gestione della stamina e precisione nei movimenti ricordano da vicino i classici Souls, ma con una maggiore attenzione agli incantesimi, alle build magiche e all’equipaggiamento. Le armi, armature e magie offrono un buon livello di varietà e personalizzazione. Il tutto è impreziosito da un comparto artistico straordinario, ispirato all’estetica dark fantasy più decadente: cattedrali in rovina, cieli rossi, creature deformi e ambientazioni ricche di atmosfera rendono il mondo di gioco visivamente affascinante.
Un altro punto di forza è la modalità cooperativa online, che permette di giocare tutta la campagna con un amico, rendendo l’avventura più accessibile e interessante dal punto di vista strategico. È anche presente un PvP invasivo simile a Dark Souls, per chi cerca sfide aggiuntive.
Tuttavia, Lords of the Fallen non è esente da problemi, alcuni dei quali impattano significativamente sull’esperienza:
Nonostante i difetti, Lords of the Fallen è un soulslike ambizioso e coraggioso, che prova a introdurre idee nuove in un genere affollato e spesso troppo derivativo. Il sistema dei due mondi è una trovata brillante che arricchisce l’esplorazione e offre meccaniche fresche. Il comparto visivo e artistico è tra i più ispirati nel panorama fantasy recente, e il combat system riesce a essere gratificante e spettacolare, soprattutto nelle boss fight più riuscite.
È un titolo che premia i giocatori pazienti e curiosi, quelli disposti ad affrontare la sfida anche quando il gioco non è perfettamente rifinito. Per chi ama l’estetica dark, la sperimentazione nei soulslike e la scoperta di nuovi mondi pieni di misteri e oscurità, Lords of the Fallen è un viaggio imperfetto, ma affascinante e meritevole di attenzione. E con il continuo supporto post-lancio, il suo potenziale è destinato a crescere.

Lords of the Fallen (2023) è un action RPG soulslike sviluppato da Hexworks, che si propone come un vero e proprio reboot spirituale del gioco omonimo del 2014. Con questa nuova incarnazione, il team di sviluppo ha voluto alzare l’asticella, offrendo un’esperienza cupa, visivamente impressionante e fortemente ispirata alla filosofia dei giochi FromSoftware, ma con una sua identità distintiva. Il risultato è un titolo ambizioso, che alterna momenti di grande impatto a scelte di design che potrebbero non piacere a tutti.
Il fulcro dell’esperienza è il sistema di gioco duale, basato sulla coesistenza di due mondi: Axiom, il regno dei vivi, e Umbral, il regno dei morti. Il giocatore può passare da un piano all’altro grazie a una speciale lanterna magica, e questo meccanismo è al centro del design dell’intero gioco. Alcune strade sono accessibili solo da una dimensione, certi nemici esistono solo in Umbral, e perfino la morte non è definitiva: quando si viene uccisi in Axiom, si viene risvegliati in Umbral per un’ultima possibilità di sopravvivenza. Questo crea un sistema di esplorazione multi-strato e una tensione costante, dato che Umbral è più pericoloso ma anche ricco di segreti e ricompense.
Il combat system è solido e brutale: pesantezza dei colpi, gestione della stamina e precisione nei movimenti ricordano da vicino i classici Souls, ma con una maggiore attenzione agli incantesimi, alle build magiche e all’equipaggiamento. Le armi, armature e magie offrono un buon livello di varietà e personalizzazione. Il tutto è impreziosito da un comparto artistico straordinario, ispirato all’estetica dark fantasy più decadente: cattedrali in rovina, cieli rossi, creature deformi e ambientazioni ricche di atmosfera rendono il mondo di gioco visivamente affascinante.
Un altro punto di forza è la modalità cooperativa online, che permette di giocare tutta la campagna con un amico, rendendo l’avventura più accessibile e interessante dal punto di vista strategico. È anche presente un PvP invasivo simile a Dark Souls, per chi cerca sfide aggiuntive.
Tuttavia, Lords of the Fallen non è esente da problemi, alcuni dei quali impattano significativamente sull’esperienza:
- Level design confusionario: sebbene il mondo sia vasto e interconnesso, la sua struttura può risultare disorientante. La gestione dei checkpoint (i “Vestige”) è piuttosto severa, e in alcuni casi si è costretti a lunghi tragitti tra un punto di salvataggio e l’altro, cosa che può diventare frustrante, specie dopo morti ripetute.
- Nemici a ondate e respawn aggressivo: in Umbral, i nemici continuano a generarsi in modo crescente finché non si esce dal regno dei morti, il che può risultare stressante più che stimolante. Inoltre, il posizionamento dei nemici tende a essere punitivo in certi tratti, con imboscate frequenti e sezioni che sembrano pensate più per frustrare che per sfidare in modo equo.
- Bilanciamento imperfetto: alcune build, soprattutto magiche, risultano nettamente più forti di altre, e alcuni boss sono considerati troppo facili o troppo frustranti, senza una vera curva di difficoltà coerente.
Nonostante i difetti, Lords of the Fallen è un soulslike ambizioso e coraggioso, che prova a introdurre idee nuove in un genere affollato e spesso troppo derivativo. Il sistema dei due mondi è una trovata brillante che arricchisce l’esplorazione e offre meccaniche fresche. Il comparto visivo e artistico è tra i più ispirati nel panorama fantasy recente, e il combat system riesce a essere gratificante e spettacolare, soprattutto nelle boss fight più riuscite.
È un titolo che premia i giocatori pazienti e curiosi, quelli disposti ad affrontare la sfida anche quando il gioco non è perfettamente rifinito. Per chi ama l’estetica dark, la sperimentazione nei soulslike e la scoperta di nuovi mondi pieni di misteri e oscurità, Lords of the Fallen è un viaggio imperfetto, ma affascinante e meritevole di attenzione. E con il continuo supporto post-lancio, il suo potenziale è destinato a crescere.

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