Occhio a Baldur's Gate 3 con amici!

Di Massimo Svanoni, 10/04/25
Steam - Twitch
Giocare a Baldur’s Gate 3 in compagnia è un’esperienza che cambia radicalmente il volto dell’avventura. Non è solo un’opzione accessoria, ma una modalità che mette in risalto il cuore stesso di ciò che rende questo RPG così speciale: la libertà, l’imprevedibilità e l’interazione tra personaggi. Se affrontato in multiplayer online, il gioco si trasforma da grande epopea fantasy personale a una sorta di campagna di Dungeons & Dragons virtuale, dove ogni giocatore interpreta un personaggio con la propria volontà, iniziativa e spesso… voglia di seminare il caos.
A differenza di molti altri titoli cooperativi, Baldur’s Gate 3 non forza i giocatori a muoversi o agire sempre insieme. Ciascuno può esplorare zone diverse, spiare dialoghi, avviare conversazioni che cambiano il corso della storia o scatenare battaglie inaspettate. Questo significa che il ritmo può diventare disordinato, specialmente se non si gioca con un gruppo affiatato o ben coordinato. Ma è proprio in questa libertà – e nel caos controllato che ne deriva – che si nasconde gran parte del divertimento. Ridere per una decisione sciagurata di un compagno, cercare di rimediare a un dialogo andato storto, oppure salvare il gruppo da una situazione disastrosa con un colpo di genio (o un incantesimo ben piazzato), sono tutte esperienze memorabili e uniche.
L’interfaccia, però, non è sempre all’altezza della complessità del gioco multiplayer. La gestione dell’inventario tra i personaggi, ad esempio, può diventare un po’ macchinosa, soprattutto se i giocatori devono costantemente scambiarsi oggetti o riorganizzare equipaggiamenti. Lo stesso vale per il sistema di dialoghi: solo uno parla, gli altri ascoltano o, nella migliore delle ipotesi, votano su alcune scelte, ma spesso ci si ritrova spettatori, e questo può limitare il coinvolgimento in momenti chiave.
Un altro aspetto da considerare è la forte componente di trial & error. Baldur’s Gate 3 non perdona leggerezze tattiche, e molte situazioni richiedono conoscenza dell’ambiente o del comportamento dei nemici. È facile che un incontro si trasformi in un massacro per un errore banale o una distrazione, portando il gruppo a dover ricaricare il salvataggio. In single player può essere stimolante, in gruppo a volte può risultare frustrante, soprattutto se uno solo ha salvato o se si è andati troppo avanti senza salvare affatto.
Nonostante tutto, giocarlo con gli amici resta un’esperienza straordinaria. Ogni sessione diventa una piccola storia a sé, ricca di imprevisti, discussioni strategiche e scelte morali condivise. Si litiga, si collabora, si ride e si resta stupiti: Baldur’s Gate 3 in multiplayer è qualcosa di più di un videogioco, è una vera e propria campagna fantasy da vivere insieme, con tutte le sue complicazioni e meraviglie.
In definitiva, sì, vale assolutamente la pena affrontare Baldur’s Gate 3 in compagnia. Certo, richiede pazienza, comunicazione e voglia di condividere, ma in cambio offre momenti che pochi giochi sanno regalare. Non è perfetto: l’interfaccia ha margini di miglioramento, e il livello di difficoltà può spingere a ricaricare spesso. Ma per chi ama le esperienze narrative profonde e le dinamiche emergenti tra giocatori, è una delle avventure cooperative da prendere in considerazione oggi su PC.

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